Non tutti lo sapranno, ma recentemente è stato scoperto che Samsung ha inserito all'interno del Galaxy Note 3 un boost per migliorare i risultati del dispositivo in alcuni benchmark, tra cui Basemark X. Adesso però è stata rilasciata una patch che risolve il problema, e quindi i risultati sono veritieri.
Il problema con il Galaxy Note 3 è dovuto al fatto che, in caso di benchmark, la CPU non abbassa mai le frequenze, che restano fisse a 2.3 Ghz su tutti i core. Questa differenza è dovuta dalla scelta di Samsung trattare i benchmark come app differenti rispetto a quelle normali, di fatto rendendo i risultati non veritieri.
Secondo le informazioni rivelate da Rightware, ciò avviene anche con il loro benchmark, Basemark X. Poichè la mission di Rightware è di fornire valutazioni delle performance il più affidabili possibili, hanno rilasciato una patch che risolve questo problema.
La speranza è che i siti aggiornino i propri risultati dopo il rilascio della patch, e che anche gli altri sviluppatori di benchmark facciano lo stesso.
Source:
Rightware.com.