Di recente, Intel e Micron hanno annunciato un nuovo tipo di memoria non volatile, chiamata 3D Xpoint, che promette netti miglioramenti di prestazioni nel campo degli SSD; purtroppo questi aumenti non sono previsti in tempi brevi, in quanto, secondo Intel, la prima generazione di dispositivi 3D Xpoint sarà limitata dall'interfaccia utilizzata.
I primi dischi basati sulle memorie 3D Xpoint saranno gli SSD Octane, utilizzati per sistemi che richiedono lo storage di dati importanti e necessitano di alte velocità di trasferimento, basse latenze, e prestazioni IOPS soprala media. Secondo quanto annunciato da Intel, gli SSD Octano saranno basati sull'interfaccia PCI-Express 3.0 o su quella DDR4, e saranno disponibili in formato PCIe o DIMM.
Pensati per l'utilizzo in server già esistenti, i dischi PCI-Express 3.0 x4 sono in grado di offrire una banda massima di 4GB/s. Per quanto riguarda le nuove CPU Intel Xeon E5 V4 "Broadwell-EP", che dispongono di un massimo di 22 core e sono compatibili con memorie DDR4-2400, la banda aumenterebbe fino a 19.2 GB/s. Al momento non ci sono conferme ufficiali da parte di Intel su questo dato, in quanto sta ancora lavorando ai dischi 3D Xpoint in formato NVDIMM. Durante l'IDF 2015, Intel si è limitata ad affermare che anche i dischi NVDIMM offriranno una banda massima fino a 6GB/s.
Intel sta lavorando con JEDEC per raggiungere gli standard necessari ad assicurare la compatibilità tra i nuovi SSD e le piattaforme, per cui è possibile che le versioni definitive dei dischi NVDIMM offranno banda di trasferimento superiore rispetto a questi primi modelli.
Intel e Micron promettono faville sul mercato degli SSD, e noi siamo davvero curiosi di scoprire cosa riusciranno a fare insieme.
Source:
Kitguru.net.