OCZ ha pubblicato un nuovo studio, redatto da Scott Harlin, che mostra l'implementazione del OCZ ZD-XL SQL Accelerator, un disco basato su interfaccia PCIe, all'interno del sistema del sito 888.com. L'implementazione ha portato all'eliminazione di qualunque tipo di collo di bottiglia nel database SAN, e ha ridotto il carico esterno del 50%, riducendo anche i costi di aggiornamento.
Il sito 888.com è un famoso provider di giochi online, che aveva forte necessità di ridurre il carico di lavoro sui propri sistemi Storage Area Network (SAN), messi in difficoltà dal gran numero di accessi I/O, riducendo i colli di bottiglia e anche i costi degli aggiornamenti annuali necessari per mantenere il sistema performante, oltre alla necessità di migliorare le performance dei database su SQL Server. Il risultato dell'implementazione del disco OCZ ZD-XL SQL Accelerator è stato un ritorno sull'investimento (ROI), carichi di lavoro sul SAN ridotti del 50%, riducendo così la pressione su tutto il sistema. Tutto ciò porta ad avere un SAN più efficiente, e una riduzione del traffico I/O, permettendo di utilizzare il SAN in maniera più efficiente. Inoltre, sono stati ridotti enormemente i costi da sostenere annualmente per rinnovare i componenti all'interno del SAN, generando un altro ROI a mesi di distanza.
Per offrire la possibilità di giocare online è necessario disporre di un'infrastruttura IT ad alte prestazioni, in grado di calcolare un gran numero di dati in tempo reale, di scoprire schemi di utilizzo e mettere in relazione di dati tra di loro, offrendo un'esperienza di gioco in grado di soddisfare l'utente. La sfida principale è quella di procurarsi l'infrastruttura principale, composta da un HP ProLiant DL580 con 256GB di memoria, 4 processori da 10 core utilizzati per leggere un gran numero di dati ed eseguire applicazioni: successivamente si è passati ad un HP ProLiant DL980 con 4 CPU da 10 l'uno, 1TB di memoria affiancato ad un SAN high-end dotato di configurazioni RAID multiple e un gran numero di SSD per la gestione della cache, che altrimenti rallenterebbe i dischi meccanici. Nonostante si tratti di una configurazione di alto livello, era presente un collo di bottiglia causato dai dischi meccanici, che non sono in grado di offrire prestazioni sufficienti per rispondere a tutti gli accessi I/O generati dalle applicazioni e dai dati.
Lo studio mostra come l'implementazione del OCZ ZD-XL SQL Accelerator abbia ridotto il traffico di accessi I/O, semplificando la vita del SAN. Grazie all'innovativa gestione della cache con tecnologia flash, la Direct Pass Caching Technology, così come la tecnologia TempDB per la gestione delle risorse flash, la soluzione proposta da OCZ è riuscita a ridurre il traffico I/O del 50% senza dover aggiornare il SAN o inserire dischi meccanici ulteriori.
I risultati dell'implementazione sono disponibili nello studio, disponibile per il download al link sottostante.
Source:
OCZ.com.