ASUS ROG Maximus X Apex Review
Published by Luca Rocchi on 08.02.18Page:
Layout
ASUS sulla Maximus X Apex utilizza uno schema di colori piuttosto semplice e classico. Il PCB è caratterizzato da una colorazione nera opaca che si sposa perfettamente con i dissipatori grigio-argento presenti sulla Maximus X Apex. Visto lo schema di colori anonimo, con il sistema a LED di ASUS è possibile aggiungere un tocco di colore alla propria scheda madre. Il layout è ben congeniato, ASUS ha seguito ancora una volta le linee guida Intel offrendo pertanto abbastanza spazio per dissipatori di grandi dimensioni o schede video piuttosto lunghe.
La Maximus X Apex è equipaggiata con un sistema di alimentazione composto da 8+2 fasi digitali. Lo schema delle fasi risulta piuttosto solido e adatto per overclock estremi ad azoto liquido. Analizzando più da vicino il sistema ci troviamo difronte ad un controller PWM ASP1405I in grado di offrire un massimo di 8 fasi. Crediamo che questo chip sia in realtà un controller PWM IR35201. Ogni fase è raddoppiata da un chip IR3599 e sul PCB sono presenti quattro chip con questo nome. I MOSFETs sono marchiati Infineon OptiMOS BSG0812ND e sono garantiti fino a 50A.
Il sistema di alimentazione delle memorie è pilotato da un controller composto da due fasi e MOSFETs N-channel. VCCSA e VCCIO prendono l'alimentazione da un convertitore TPS51362 10A di Texas Instruments e ogni singola fase VRM è pilotata da chip Anpec e PowerPAK.
La scheda supporta ufficialmente memorie DDR4 fino ad una frequenza massima di 4500 MHz in overclock. La scheda è naturalmente compatibile con il sistema Xtreme Memory Profile (XMP) 2.0 di Intel. Come menzionato in precedenza gli slot di memoria son posizionati in maniera tale da consentire l'installazione anche di dissipatori di generose dimensioni.
Come su tutte le soluzioni di fascia alta nate anche per l'overclock, ASUS utilizza un sistema di raffreddamento passivo per i chip più caldi presenti sulla scheda. Sui convertitori di corrente della ASUS ROG Maximus X Apex troviamo una coppia di dissipatori in alluminio di colore scuro, mentre il PCH è raffreddato da un enorme blocco a basso profilo. Sulla scheda non sono presenti heatpipe pertanto i blocchi dissipanti risultano scollegati tra loro. Tutti i dissipatori sono ben fatti e ben assicurati alla scheda madre, la pressione è adeguata per smaltire in maniera ottimale il calore.
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