Uno sguardo da vicino
Il modello top di gamma della serie Trident X viene consegnato in una scatola di cartone ridigo, in bundle con un'unità di raffreddamento dotata di 2 ventole.
Gli headspreader delle Trident-X sono dotati di una finitura mista rossa e bianca, perfetta per un gran numero di schede madri già presenti sul mercato. G.Skill è molto liberale per quanto riguarda la garanzia, e permette di rimuovere e ridipingere la parte superiore degli heatspreader, senza perdere la garanzia. Rimuovere il top può essere utile anche per ridurre la dimensione dei moduli, qualora si utilizzino dissipatori CPU molto ingombranti.
La serie G.Skill Trident-X è rimasta la stessa di due anni fa, sia a livello di aspetto sia a livello di sensazione. Se vi piacciono i moduli di alta qualità e l'aspetto di queste G.Still, le Trident-X fanno decisamente per poi. Il discorso sul design è sempre lo stessi, alcuni lo amano, altri meno. Riteniamo che G.Skill abbia fatto bene a non toccare il design delle Trident-X, ma ci piacerebbe vedere qualche modelli con colori diversi.
Togliere gli heatspreader dalle Trident-X non è un lavoro da fare in casa, a causa dell'adesivo molto forte utilizzato per fissarli, che richiede un approccio molto attento.
I nostri moduli hanno chip su entrambi i lati, e la parte centrale del codice seriale, 2400, ci permette di capire, grazie ad una ricerca sul web, che si tratta di chip prodotti da Hynix.
Il modulo SPD contiene alcune informazioni di base come il produttore, il codice seriale e la data di produzione. Inoltre dispone di profili JEDEC fino a DDR3-1333, obbligatori per far funzionare le schede già dal primo avvio, oltre che un profilo XMP che permette di cambiare le velocità con un semplice giretto all'interno del BIOS, modificando una sola opzione.