Analisi a 360
Dal punto di vista estetico, il Vintorez ricorda vagamente alcuni mouse prodotti da Razer: la finitura quasi vellutata di colore nero, le linee curve che terminano bruscamente in spigoli aggressivi, il Vintorez è sicuramente un mouse dal design che piace, anche grazie ai LED colorati inseriti lateralmente nella zona del palmo della mano, e dietro al logo dell’azienda. Oltre ai due canonici tasti presenti su tutti i mouse, il Vintorez dispone di due tasti laterali, posti a sinistra, programmabili via software, e due tasti centrali, posti dietro la rotella del mouse, per regolare i DPI tra i 4 livelli disponibili: 400, 1200, 2000 e 3200. Il peso di soli 150g potrebbe creare qualche problema, almeno all’inizio, per chi fosse abituato ad usare un mouse pesante, o per chi ama poter regolare il peso del proprio mouse. La rotella è morbida e anche il click trasmette un buon feeling. L’assemblaggio dei materiali è di buona fattura, anche applicando pressioni anomale il mouse non emette scricchiolii di sorta, e da una sensazione di solidità generale.
Retro
Il retro del mouse è molto semplice: grazie ai 6 punti di contatto il Vintorez è in grado di operare al meglio su qualunque superficie, anche se il suo habitat naturale è un tappetino da gaming che ne favorisca la scorrevolezza. Il cavo, lungo 1.8m, è completamente sleevato con una calza nera dalla funzione sia estetica sia funzionale, per scongiurare eventuali rotture. L’interfaccia è USB, e il connettore è di dimensioni generose, il che potrebbe creare problemi qualora si utilizzassero le porte USB vicine, ma permette di riconoscerlo velocemente nel momento in cui si avesse la necessità di staccarlo.