Uno sguardo all'interno
Il design è certamente uno dei migliori e più curati che ci sia mai capitato di vedere in un alimentatore per il grande pubblico. Il posizionamento delle componenti e in generale il PCB nel suo insieme sono strutturati in maniera estremamente curata, con una qualità delle saldature veramente sorprendente. Sorprende che l'estrema cura "dell'interno" non si riversi anche nel case, che non presenta grafiche particolarmente stravaganti.
Il design è basato su una singola e resistente linea da 12V, forte del design LLC resonance converter, con le linee da 3.3 e 5V generate da quella da 12V con un convertitore DC-DC.
Questa topologia è molto comune negli alimentatori moderni
Riguardo alla zona dell'input AC troviamo due capacitatori a Y e uno a X per il filtraggio.
Il filtraggio continua con quattro capacitatori a Y e due a X, un MOV e due bobine CMR posizionate sul PCB principale. La rettifica è a carico di due LL25XB60 (600V, 25A ognuna). L'APFC beneficia di tre mosfet AOTF27S60 (700V, 27A, 0,16Ohm) e un diodo SiC C3D10060 (600V, 10A, Qc 25nC). Due capacitatori Nippon Chemi-Con (450V, 470uF, 105C – ognuno) sono utilizzati nella fase APFC. L'APFC è controllata da un CM6502 mentre l'LLC è controllata da un CM6901. Il trasformatore principale è collegato al PCB figlio con mosfet da 12V. Il filtraggio 12V è ben fatto anch'esso, come la distribuzione di GND e +12V. I convertitori per le linee da 3.3 e 5V sono sul PCB "figlio", nei pressi del connettore del PCB.