Uno sguardo all'interno
Il design è basato su una solida base a singola linea 12V con l'aggiunta di un convertitore di risonanza LLC. Le linee da 3.3 e 5V sono generate a partire dalla linea da 12V grazie ad un convertitore DC-DC. Questa tipologia è molto in voga tra gli alimentatori più recenti.
Direttamente dall'input troviamo due capacitatori a Y per il filtraggio, a seguire sempre per il filtraggio il produttore ha scelto di piazzare un PCB addizionale, localizzato tra la ventola e la griglia di scarico dell'aria calda, sul top. Quattro capacitatori a Y e due a X fanno compagnia ad un MOV, un CMR e una normale bobina su questo PCB. Sul PCB principale troviamo in aggiunta altri due capacitatori a Y e una bobina CMR. La rettifica è strutturata attorno a due LL15XB60 (600V, 15A ognuno) su un piccolo dissipatore. L'APFC usa tre mosfet FCP22N60N (600V, 22A, 0.165Ohm) e un diodo SiC. Tre Rubycon (450V, 220uF, 105C ognuno) sono utilizzati come capacitatori APFC. Il convertitore di risonanza LLC è controllato da un CM6901. L'input si avvale di quattro mosfet 20N60CFD (650V, 20.7A, 0.22 Ohm). Questo alimentatore fa uso di dissipatori di tipo heatsink di dimensioni più ridotte rispetto ai concorrenti diretti.
La rettifica della linea da 12V è posta nella parte bassa del PCB, la quale viene indirettamente raffredata dal case. Il case è rinforzato da un placca metallica nella zona Mosfet. La fase di output beneficia di capacitatori di altissimo pregio della Nippon Chemi-Con, oltre a capacitatori Rubycon per il filtraggio. Data la conformazione non completamente modulare dell'alimentatore, i cavi sono collegati direttamente al PCB, e le linee da 3.3 e 5V non fanno eccezionale. Questo da però uno svantaggio: che è la quantità di spazio richiesta. Il risultato è che ci si trova a dover fare un po' di "casino". Persino le linee da 3.3 e 5V non sono poste dove le si trovano normalmente, ma su un PCB figlio posto nel mezzo della zona di output. Per di più non c'è abbastanza spazio per grandi dissipatori e per l'intera fase di filtraggio AC sul PCB principale. Tutto questo si traduce, unita al grande numero di componenti, in una capacità di dissipazione piuttosto scarsa...che si traduce in una ventola da più di 2400 giri per un alimentatore da 850 watt...