Intel sistema un bug vecchio di 9 anni

Meglio tardi che mai

Intel ha risolto un bug che risale ormai al lontano 2008. Secondo Intel, milioni di server e workstation che utilizzano i chip della compagnia potrebbero essere stati violati da remoto, infettando i sistemi con degli spyware.



Dal 2008, con Nehalem, al 2017 con Kaby Lake, ogni CPU di Intel è stata realizzata con la microarchitettura Cure, che però pare essere facilmente violabile via remoto, permettendo così agli hacker di ottenere i privilegi da amministratore del sistema. Ciò è possibile grazie alle feature Intel Active Management Techonology (AMT) e Intel Standard Manageability (ISM), entrambe pensate per permettere la gestione da remoto di questi sistemi. Il bug nasce anche grazie a un errore nella funzione Intel Management Engine.

La maggior parte delle macchine sarà aggiornata con il rilascio di un nuovo firmware da parte del OEM, mentre gli utenti privati dovranno applicare la patch personalmente. Qualora vogliate farlo, vi consigliamo di visitare il download center di Intel e seguirne le istruzioni riportate. Se non trovate la patch specifica per il vostro sistema, potete utilizzare il tool di Intel che vi darà le informazioni necessarie.





Source: KitGuru

News by Luca Rocchi and Marc Büchel - German Translation by Paul Görnhardt - Italian Translation by Francesco Daghini


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